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AD ESEMPIO A NOI PIACE RINO - Isola Tobia Atypical Club
Album vincitore TARGA TENCO 2021 nella categoria
"Miglior album collettivo a progetto"

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Desiderio di atlantico
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BIO

CubeLoose è un gruppo musicale romano con profonde radici partenopee fondato nel 2010 dal cantante-bassista napoletano Vittorio Fontana. Il nome della formazione si riferisce alla trascrizione in lingua inglese dell’espressione napoletana “cchiù blues”, leitmotiv del fondatore del progetto. Il gruppo è formato da Vincenzo Riccio alle chitarre, Davide Mengarelli alle tastiere, Francesco Saverio Capo al basso elettrico e contrabbasso, e dallo stesso Vittorio Fontana alla voce. La differente provenienza artistica dei componenti la band, la loro disponibilità alla contaminazione e alla sperimentazione, sono gli elementi che maggiormente concorrono al sound del progetto, caratterizzato da grande varietà e freschezza. Il gruppo trae ispirazione dalla canzone d’autore italiana ed internazionale, dal jazz e dalla musica latinoamericana, rielaborando il tutto in una sorta di non-genere.

BAND

Vittorio Fontana nasce a Napoli. Autore, compositore, cantante e bassista, sul finire degli anni '60 compie i suoi primi passi nel mondo musicale suonando nei locali americani del porto dove si organizzano jam session tra i marinai delle basi militari e i musicisti locali. Successivamente svolge la professione di bassista e cantante nei dancing e nei night club italiani stabilendo un sodalizio col M. Piero Rispoli grazie al quale si appassiona alla musica latinoamericana e caraibica. Nel 2008 fonda il progetto CubeLoose di cui è cantante, autore e compositore.
VITTORIO FONTANA - voce, percussioni
Vittorio Fontana nasce a Napoli. Autore, compositore, cantante e bassista, sul finire degli anni '60 compie i suoi primi passi nel mondo musicale suonando nei locali americani del porto dove si organizzano jam session tra i marinai delle basi militari e i musicisti locali. Successivamente svolge la professione di bassista e cantante nei dancing e nei night club italiani stabilendo un sodalizio col M. Piero Rispoli grazie al quale si appassiona alla musica latinoamericana e caraibica. Nel 2008 fonda il progetto CubeLoose di cui è cantante, autore e compositore.
Vincenzo Riccio inizia lo studio della chitarra classica nel 1977 seguendo da privatista i corsi accademici. Nel 1985 consegue l’attestato di frequenza al corso IRCOF della Regione Lazio su “Esecuzione e composizione di musica digitale” tenuto da Enrico Cosimi. Dopo varie esperienze in ambito pop e fusion approda allo studio della chitarra jazz e frequenta corsi di perfezionamento con Garrison Fewell e Massimiliano Rosati. Si esibisce in locali e teatri del territorio nazionale con numerose formazioni fra le quali la Neaumatic Orchestra diretta da Stefano Cantarano, un quartetto a proprio nome (nel quale figura il pianista Marco Di Gennaro) e la Big Band del Saint Louis College diretta da Gianni Oddi con cui partecipa al “Jazz Image Festival” di Roma. Numerose le collaborazioni con gruppi di genere acustico ed etnico (di rilievo quella col trio Daltrocanto) e le partecipazioni come musicista in scena a spettacoli teatrali quali “Canto d’Amore” (adattamento dell’omonima novella di L. Pirandello di e con Carlo Di Maio 2009) e “Viaggio” (Compagnia Ginepro Vannelli 2017). Nel 2010 inizia la collaborazione con il progetto musicale CubeLoose in qualità di chitarrista, autore e compositore.
VINCENZO RICCIO - chitarre
Vincenzo Riccio inizia lo studio della chitarra classica nel 1977 seguendo da privatista i corsi accademici. Nel 1985 consegue l’attestato di frequenza al corso IRCOF della Regione Lazio su “Esecuzione e composizione di musica digitale” tenuto da Enrico Cosimi. Dopo varie esperienze in ambito pop e fusion approda allo studio della chitarra jazz e frequenta corsi di perfezionamento con Garrison Fewell e Massimiliano Rosati. Si esibisce in locali e teatri del territorio nazionale con numerose formazioni fra le quali la Neaumatic Orchestra diretta da Stefano Cantarano, un quartetto a proprio nome (nel quale figura il pianista Marco Di Gennaro) e la Big Band del Saint Louis College diretta da Gianni Oddi con cui partecipa al “Jazz Image Festival” di Roma. Numerose le collaborazioni con gruppi di genere acustico ed etnico (di rilievo quella col trio Daltrocanto) e le partecipazioni come musicista in scena a spettacoli teatrali quali “Canto d’Amore” (adattamento dell’omonima novella di L. Pirandello di e con Carlo Di Maio 2009) e “Viaggio” (Compagnia Ginepro Vannelli 2017). Nel 2010 inizia la collaborazione con il progetto musicale CubeLoose in qualità di chitarrista, autore e compositore.
Francesco Saverio Capo si forma come bassista negli anni del liceo ed inizia l’attività professionale nel 1987 dopo la maturità classica. In seguito conseguirà il diploma accademico di I e II livello in discipline musicali – basso elettrico jazz (con il massimo dei voti più la lode) presso il Conservatorio L. Refice di Frosinone. Negli anni collabora, sia in studio che dal vivo (talvolta come autore, arrangiatore e produttore artistico), con diversi artisti e gruppi musicali tra i quali Don Backy, Bestaff, Marco Conidi, Niccolò Fabi, Alessandro Pitoni, Gino Paoli, Grazia Di Michele, Lanegra, Herbie Goins, Blue Messengers, Fontella Bass, Elisabeth Cutler, Piji, Nerocaffè, IYI Orchestra, Piergiorgio Faraglia, Carlo Valente. È presente in alcune delle principali produzioni pop degli ultimi anni fra cui P.I.M. Premio Italiano Musica, Concerto del 1° Maggio, Premio Recanati, Un disco per l’estate (Italia1), Night Express (Italia1), Festivalbar (Italia1), Roxy Bar (TMC2), Taratata (Rai1), Domenica in (Rai1), Radio Italia Live, Concerti di via Asiago (Radio2), Radionorba, Match Music, Radio Imago, TRSNotte, Quelli dello swing di Renzo Arbore. Prende parte ad importanti festival jazz tra i quali Wien Jazz Festival (Fontella Bass, 2001), Barga Jazz Festival (vincitore con Freedom Voice Trance, 2008), Alba Jazz Festival (Nerocaffè, 2012). Collabora alla registrazione di colonne sonore (sovente come autore) per film, fiction e docufilm: Un anno a primavera (A. Longoni, Rai Fiction, 2005), Basta un niente (I. Polidoro, 2006), Rino Gaetano – Ma il cielo è sempre più blu (M. Turco, Rai Fiction, 2007), L’ospite atteso (Artigiani Digitali, 2015), Ho freddo (Artigiani Digitali, 2015). È attivo anche in ambito teatrale con produzioni quali Mamma Mia (Stage Entertainment, 2011-2012), La strada per il paradiso (S. Leonardi, SDL2005, 2013), A letto dopo Carosello (M. Andreozzi, Viola Produzioni, 2016), Non si uccidono così anche i cavalli? (G. Fares, OTI, 2018). Nel 2013 inizia la collaborazione con il progetto CubeLoose.
FRANCESCO SAVERIO CAPO - basso elettrico, contrabbasso
Francesco Saverio Capo si forma come bassista negli anni del liceo ed inizia l’attività professionale nel 1987 dopo la maturità classica. In seguito conseguirà il diploma accademico di I e II livello in discipline musicali – basso elettrico jazz (con il massimo dei voti più la lode) presso il Conservatorio L. Refice di Frosinone. Negli anni collabora, sia in studio che dal vivo (talvolta come autore, arrangiatore e produttore artistico), con diversi artisti e gruppi musicali tra i quali Don Backy, Bestaff, Marco Conidi, Niccolò Fabi, Alessandro Pitoni, Gino Paoli, Grazia Di Michele, Lanegra, Herbie Goins, Blue Messengers, Fontella Bass, Elisabeth Cutler, Piji, Nerocaffè, IYI Orchestra, Piergiorgio Faraglia, Carlo Valente. È presente in alcune delle principali produzioni pop degli ultimi anni fra cui P.I.M. Premio Italiano Musica, Concerto del 1° Maggio, Premio Recanati, Un disco per l’estate (Italia1), Night Express (Italia1), Festivalbar (Italia1), Roxy Bar (TMC2), Taratata (Rai1), Domenica in (Rai1), Radio Italia Live, Concerti di via Asiago (Radio2), Radionorba, Match Music, Radio Imago, TRSNotte, Quelli dello swing di Renzo Arbore. Prende parte ad importanti festival jazz tra i quali Wien Jazz Festival (Fontella Bass, 2001), Barga Jazz Festival (vincitore con Freedom Voice Trance, 2008), Alba Jazz Festival (Nerocaffè, 2012). Collabora alla registrazione di colonne sonore (sovente come autore) per film, fiction e docufilm: Un anno a primavera (A. Longoni, Rai Fiction, 2005), Basta un niente (I. Polidoro, 2006), Rino Gaetano – Ma il cielo è sempre più blu (M. Turco, Rai Fiction, 2007), L’ospite atteso (Artigiani Digitali, 2015), Ho freddo (Artigiani Digitali, 2015). È attivo anche in ambito teatrale con produzioni quali Mamma Mia (Stage Entertainment, 2011-2012), La strada per il paradiso (S. Leonardi, SDL2005, 2013), A letto dopo Carosello (M. Andreozzi, Viola Produzioni, 2016), Non si uccidono così anche i cavalli? (G. Fares, OTI, 2018). Nel 2013 inizia la collaborazione con il progetto CubeLoose.
Davide Mengarelli inizia lo studio della fisarmonica all’età di 8 anni passando poi al pianoforte classico cui segue il diploma presso il Conservatorio L. Refice di Frosinone. Durante l'adolescenza milita in varie formazioni accompagnando artisti quali Giacomo Rondinella, Gino Latilla, Carla Boni e Little Tony. Dividendosi tra l’attività di pianista e fisarmonicista collabora con vari progetti tra i quali Alma de Tango, Duo Encuentro, Mojo Rising Blues Band e Daltrocanto. Inoltre ha preso parte in qualità di musicista agli spettacoli teatrali MILONGAS, LA SPOSA BAMBINA, ANNA FRANK E LA MAGLIETTA DELLA ROMA e al cortometraggio IL PEZZO DI STOFFA. Dal 2009 fa parte del progetto CubeLoose.
DAVIDE MENGARELLI - tastiere, fisarmonica
Davide Mengarelli inizia lo studio della fisarmonica all’età di 8 anni passando poi al pianoforte classico cui segue il diploma presso il Conservatorio L. Refice di Frosinone. Durante l'adolescenza milita in varie formazioni accompagnando artisti quali Giacomo Rondinella, Gino Latilla, Carla Boni e Little Tony. Dividendosi tra l’attività di pianista e fisarmonicista collabora con vari progetti tra i quali Alma de Tango, Duo Encuentro, Mojo Rising Blues Band e Daltrocanto. Inoltre ha preso parte in qualità di musicista agli spettacoli teatrali MILONGAS, LA SPOSA BAMBINA, ANNA FRANK E LA MAGLIETTA DELLA ROMA e al cortometraggio IL PEZZO DI STOFFA. Dal 2009 fa parte del progetto CubeLoose.

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